Un giovane veterano decide di suicidarsi, ma quando sta per compiere il gesto estremo, sente un fruscio nei cespugli

Ott 31, 2018 by apost team

Combattere nell'esercito può essere raccapricciante per la maggior parte delle persone. Il tuo paese d'origine ti dice che stai combattendo il nemico e ciò è un bene. Ti dicono che sarai orgoglioso di te stesso e della tua nazione, ma le vite che vengono sacrificate, i compagni che rimangono feriti, tutte queste cose accadono mentre si è nell'esercito. Molte persone che hanno combattuto nell'esercito soffrono di un disturbo post-traumatico da stress e hanno pensieri suicidi.

Il sergente Josh Marino ha combattuto nell'esercito. Ha subito una lesione cerebrale durante il servizio. Una bomba è infatti esplosa a tre metri di distanza da lui. Aveva davvero dei brutti ricordi, in cui gli eventi si ripetevano nella sua mente e la sofferenza non finiva.

Aveva deciso così che non poteva più vivere in questo modo, perché il trauma era troppo forte.

Ha scritto così un biglietto d'addio e l'ha lasciato sul suo computer. Ha preparato i suoi coltelli, perché sapeva già come porre fine alla propria vita. Ha deciso di uscire per fumare un'ultima sigaretta prima di uccidersi. Mentre fumava, ha sentito un leggero rumore dai cespugli vicino a lui. Ha trovato un gattino bianco e nero.

Il gattino continuava a strofinarsi contro le sue gambe. Josh è così scoppiato in lacrime mentre teneva il gattino in braccio. Aveva condiviso il gatto con gli altri suoi compagni mentre erano a Fort Riley, in Kansas. Il gatto gli ha dato un enorme conforto. Anche gli altri suoi compagni si divertivano ad accarezzare il loro nuovo amico.

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Si e' concentrato a pensare su cosa poteva fare per aiutare il gatto. Si è reso conto che poteva prendersi cura degli altri e che gli altri potevano prendersi cura di lui. Ha chiamato il gattino "Scout". Dava da mangiare al gattino barattoli di tonno ogni giorno.

Il gattino mangiava e poi si sedeva nel suo grembo. Il gattino ha iniziato a riconoscere la voce di Josh, che ha iniziato a chiamarlo "Scout" quando lo chiamava per mangiare. Il gatto non lo vedeva né come un veterano di guerra, né come una persona danneggiata nel fisico e nella mente. Un giorno, il gattino ha smesso di venire e il sergente è stato assolutamente devastato nel vedere il suo "salvatore" non era più nella sua vita.

Alla fine, Josh ha iniziato a frequentare una ragazza che conosceva al liceo. Hanno deciso di adottare un gatto del centro adozioni in occasione di un evento di adozioni per gatti randagi. Il gatto "Scout" ha avuto un tale impatto sulla vita di Josh Marino, che ha deciso di adottarne formalmente uno

Mentre camminavano per il centro di adozione, una zampa bianca e nera ha iniziato a toccare il braccio sinistro di Marino. Ha guardato e ha visto che era il gattino Scout. Immediatamente, ha aperto la gabbia e ha tenuto stretto il gattino. Non c'era dubbio su quale gatto avrebbero adottato. Hanno firmato immediatamente i documenti per l'adozione.

Josh Marino è stato congedato dall'esercito. Ha deciso di tornare nella sua città natale, Pittsburgh, dove risiedeva la sua ragazza. Aveva tre gatti suoi, quindi avevano una bella famiglia numerosa, e Scout sarebbe stato il nuovo membro. Alla fine ha sposato la sua ragazza.

Ha conseguito il master in riabilitazione clinica e consulenza per la salute mentale. Ora lavora con il Dipartimento degli Affari per i Veterani come consulente per aiutare coloro che hanno subito traumi simili a quelli che ha subito lui.

Josh ora mangia più sano e ha smesso di fumare. Dice sempre che il gattino Scout gli ha salvato la vita. C'è un breve documentario sul suo rapporto con Scout. Sfortunatamente, il gatto Scout è deceduto a causa della leucemia. Josh teneva il gatto tra le braccia quando è morto. Ha creato il documentario in memoria di Scout. Pensa a Scout ogni giorno e a come gli ha salvato la vita

Raccontaci cosa ne pensi di questa incredibile storia tra gatto e uomo. Passalo anche ai tuoi amici e familiari, in modo che la memoria del gattino Scout continui a vivere.