I giocatori di basket si fermano quando vedono il pubblico prendere in giro una cheerleader

Ago 14, 2018 by apost team

È una storia commovente piena di ispirazione e compassione. Un gruppo di giocatori di basket della scuola media ha interrotto il gioco per difendere un compagno con sindrome di Down.

Desiree Andrews è una cheerleader. Il suo gruppo stava eseguendo una coreografia quando il pubblico ha iniziato a prenderla in giro. Tre giocatori di basket hanno preso atto di ciò che stava succedendo e hanno deciso di fare qualcosa al riguardo.

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Scooter Terrien, Chase Vasquez e Miles Rodriguez sono usciti dal campo quando la partita era ancora in corso. Sono andati dal direttore sportivo e gli hanno chiesto se poteva fermare i maleducati tra il pubblico che stavano prendendo in giro Desiree. I giocatori hanno detto di essere molto arrabbiati per il comportamento del pubblico.

Hanno deciso che era stato meglio lottare per una giusta causa che continuare a giocare.

Diverse persone hanno notato il loro coraggio, tra cui Cliff Andrews, il padre di Desiree. Non è riuscito a trattenere le lacrime e ha ringraziato i tre giocatori per la loro buona azione.

Cliff ha detto che il popolare show televisivo "Glee" ha dato a Desiree l'ispirazione di cui aveva bisogno per esibirsi con la squadra delle cheerleader. Nello show infatti c'è un personaggio, Becky Jackson, una studentessa con la sindrome di Down che è anche una cheerleader nella sua scuola.

I giocatori di basket ora hanno una relazione meravigliosa con Desiree. Hanno persino soprannominato la palestra "Casa di Desiree". I funzionari scolastici dicono che stanno discutendo sulla creazione di uno striscione con la scritta "Casa di Desiree" da appendere in palestra. Inoltre, Desiree saluta ogni giocatore con un "cinque" prima dell'inizio del gioco.

Lo spirito di unione tra gli studenti è migliorato da quando è avvenuta quella dimostrazione di gentilezza.

Il gesto dei giocatori ha mandato un messaggio molto importante: non solo combattere il bullismo ma anche il fatto di accettare tutti per quello che sono. Secondo questo modo di fare e di pensare, Dio ci ha fatto tutti uguali, quindi tutti dovrebbero essere trattati allo stesso modo, ovvero con rispetto.

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