7 segreti che non si dovrebbero mai rivelare, secondo la filosofia induista

Nov 21, 2018 by apost team

L'induismo è considerato allo stesso tempo una religione e un "dharma", cioè uno stile di vita. Proprio come per le altre religioni, nell'induismo esistono varie pratiche e ideologie che stanno molto a cuore a chi lo pratica.

Sebbene il termine "Induismo" sia relativamente recente, la filosofia nata nel subcontinente indiano risale addirittura al 1500 a.C. Oggi, ci sono piùdi 1,1 miliardi di induisti nel mondo.

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Questa religione racchiude in sé varie filosofie, alcune delle quali sono state fatte proprie anche dalla società occidentale. Due dei concetti più conosciuti sono il karma, cioè il naturale avvicendarsi di causa ed effetto, e la reincarnazione, secondo la quale l'anima si evolve attraverso non una, ma diverse rinascite

Un'ideologia meno conosciuta nell'Induismo è la modestia. Chi pratica l'Induismo è infatti incoraggiato a mantenere segrete alcune informazioni sulla propria vita

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Nell'Induismo si crede che la conoscenza spirituale guadagnata durante l'arco di una vita appartenga solo a noi, e a nessun altro. Sebbene sia accettato discutere il proprio percorso spirituale con gli altri, è importante ricordare che le ideologie e i punti di vista che si seguono sono unicamente propri. Cercare di forzare la propria conoscenza spirituale sugli altri significherebbe quindi bloccare quello che è il loro percorso spirituale unico.

Tutti hanno una propria storia di vita, ed ogni storia è complessa e interessante a modo suo. L'induismo disapprova la condivisione della propria storia di vita con ogni singola persona che si incontra, specialmente con gli estranei. Questo perché la storia della propria vita, la propria verità personale, è un pezzo dell'anima. Condividerla con chiunque si incontra sul proprio cammino significa svalutarla.

Parlare occasionalmente dei propri sogni e dei propri obiettivi va bene, ma non bisogna andare troppo nel dettaglio quando si parla dei propri piani di vita. Dare via tutto quello che si ha da offrire è come mantenere aperta la porta della propria vita e permettere a chiunque di entrare e portare via qualcosa. Nella maggior parte dei casi, l'Induismo incoraggia a raggiungere un traguardo prima, e raccontarlo agli altri solo dopo averlo raggiunto.

È accettabile parlare dei problemi personali con gli amici e con la famiglia. Cercare però compassione e supporto pubblicamente da tutti significa presentarsi agli altri come deboli. Così facendo si comunica inoltre la convinzione che i propri problemi siano più importanti di quelli degli altri.

Parlare negativamente degli altri, sopratutto se lo si fa alle loro spalle, non è accettato. I pettegolezzi non possono mai portare a nulla di buono. I fedeli dell'Induismo cercano sempre di mantenersi al di sopra di certe cose, evitando quindi pratiche come i pettegolezzi, che porterebbero nella loro vita soltanto karma negativo.

Quando si compie un atto d'altruismo, lo si dovrebbe fare direttamente dal cuore, e non perché si è alla ricerca di riconoscimenti o di una ricompensa. Quando ci si vanta delle proprie buone azioni, quello che si sta dicendo in realtà è di non essere una persona sincera e gentile. La gentilezza non ha bisogno di parole.

A meno che non sia strettamente necessario, non si dovrebbero condividere con gli altri i dettagli della propria vita sessuale. Non solo perché si metterebbe in imbarazzo chi ci sta ascoltando, ma anche perché sarebbe una mancanza di rispetto verso il proprio partner. È però assolutamente appropriato discutere della propria vita sessuale con il proprio partner, per cercare di instaurare una comunicazione aperta.

Avete anche voi una vostra filosofia personale? Diteci quali sono i segreti che non svelereste mai! Condividete l'articolo con i vostri amici e la vostra famiglia, passate parola!